Blues, labrador nocciola
Su quel prato gigantesco a duemila metri
tenevo tra le dita un fiore senza averlo colto
eppure ti chiedevo delle tue radici, dell'acqua
da cui proveniamo.
Tu per risposta annusavi l'aria sottile,
disperdevi lo sguardo intorno, sulla catena
di Dolomiti che avevamo per sfondo,
con le malghe incassate nei fianchi.
Il tuo interesse era lì,
in quel profondo orizzontale, quello sterminato
spazio di valli che avresti esplorato volentieri
con me, anche se la vita non bastava.
Sì, avevi ragione anche su questo,
le radici stanno sugli orizzonti
e l'esplorazione non finisce mai.
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