Incognite (per F. Fortini)
Una parzialità l’errore.
Ora lo strazio è il rossore
che gli tocchi durata al vero intero.
Sempre lo strazio è il pauroso stato
di sgridarlo l’errore
da un’incognita parzialità seconda.
Posso sempre uscire e bere un caffè
anche se nevica nel falso vento
della città fumosa
dai suoi satelliti serrata
Disperante o cinico se vivo
nutro sottecchi l’illusione
nel chiasso che fanno le vetrine
di spartirmi parzialità divine.
(Milano 1988)
Una parzialità l’errore.
Ora lo strazio è il rossore
che gli tocchi durata al vero intero.
Sempre lo strazio è il pauroso stato
di sgridarlo l’errore
da un’incognita parzialità seconda.
Posso sempre uscire e bere un caffè
anche se nevica nel falso vento
della città fumosa
dai suoi satelliti serrata
Disperante o cinico se vivo
nutro sottecchi l’illusione
nel chiasso che fanno le vetrine
di spartirmi parzialità divine.
(Milano 1988)
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