NON POSSIAMO ABITUARCI A MORIRE
“Scriviamolo sui muri, la resistenza è ancora possibile, l’urgenza delle parole si frapponga fra noi e il resto. La sconfitta non è definitiva, la speranza è tutta nella nostra capacità di ridere.”
L. Di Ruscio
La redazione di Perigeion è lieta di invitarvi a questo evento da noi molto sentito.
1o Aprile, Milano , Spazio tu di Mascherenere presso la Fabbrica del Vapore in via Procaccini,4
Ore 19,00; ingresso libero
FESTA-TRIBUTO-INCONTRO sull’opera di Luigi Di Ruscio.
A partire dall’opera del grande scrittore e poeta marchigiano, attraverso la proiezione di piccoli cortometraggi e frammenti video sulla sua figura e la lettura di suoi testi ad opera di poeti, scrittori e amici che l’hanno ammirato e conosciuto, questo incontro vuole essere insieme un momento di festa e di riflessione. In questi tempi dove l’uomo, la poesia e la bellezza vengono continuamente offesi, aspira ad essere un’alternativa il più possibile concreta alla volgarità e all’ignoranza che tentano di soffocare la nostra vita di uomini liberi.
Luigi Di Ruscio è nato nel 1930 a Fermo, nelle Marche, in una famiglia sottoproletaria di Vicolo Borgia. Da ragazzo ha sbarcato il lunario lavorando come manovale, operaio, fotografo di matrimoni. Nel 1956 è uscita da Schwarz la sua prima raccolta di versi, “Non possiamo abituarci a morire“, prefata dal giovane Franco Fortini, e l’anno successivo è emigrato a Oslo, in Norvegia, dove ha vissuto fino alla sua morte, avvenuta nel febbraio del 2011, lavorando in una fabbrica che produceva chiodi, la Christiana Spigervek. In Norvegia si è sposato con Mary Sandberg e ha messo al mondo quattro figli, continuando a scrivere e a pubblicare, soprattutto per piccole case editrici, sostenuto dalla stima di lettori come Salvatore Quasimodo, Italo Calvino, Antonio Porta, Giancarlo Majorino fino a quando, dopo la sua morte , Feltrinelli pubblica nella collana comete il meglio della sua produzione letteraria.
Le fotografie a Luigi Di Ruscio sono di Ennio Brilli.
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