Lui è un cactus speciale, sta solo qui in Arizona. Se lo tocchi un rametto si stacca e ti salta letteralmente addosso, con la sua nuvola di aghi lunghi e durissimi diffusa su tutta la sua superficie ovale o tondeggiante sei fritto, gli aghi penetrano nelle dita o altrove e l'operazione di staccarli è insidiosa, il rametto sembra vivo, si rovescia su di sé infilandoti altri aghi.
Dai buchi comincia ad uscire sangue e così è ancora più difficile tentare di estrarli. Alla fine con le forbici e in due abbiamo tagliato uno ad uno gli aghi fino a liberarmi dell'arciere kamikaze, sono rimasti gli spunzoni di aghi che a fatica abbiamo estratto.
Più tardi ho dovuto liberarmi di un paio di aghi che avevano bucato la maglia e si erano infilati nel braccio. A parte l'emozione e un po' di dolore lui si chiama proprio jumping cholla ed è di una bellezza straordinaria.
Armatissimo in propria difesa gli stanno alla larga soprattutto gli uccelli, mocking birds in testa, non sanno dove posarsi.
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