mercoledì 26 ottobre 2016

Cenacolo S: Eustorgio

CENACOLO S. EUSTORGIO, PIAZZA MISSORI
IL 3 NOVEMBRE (contrariamente al solito ALLE ORE 18,30)
LEGGONO G. PRESTINONI, P. RABISSI, C. RECALCATI
Incontri e letture di poesia e narrativa
CENACOLO S. EUSTORGIO
Incontri e letture di poesia e narrativa
Nel tentativo di instaurare un circolo virtuoso "poesia e solidarietà" ed anche... per sfatare la diceria che " poeti e scrittori fanno solo poesia, narrativa e nulla di più concreto", agli autori che leggono i loro testi nel corso dei programmi organizzati dal Cenacolo Sant'Eustorgio, viene chiesto, su base assolutamente libera e volontaria, di dare un contributo in denaro o in opere, secondo le possibilità di ciascuno, a qualsiasi associazione, gruppo, o altro di loro scelta che in qualunque ambito faccia del volontariato sociale e della solidarietà umana la propria ragione di esistere e di operare. Nessun controllo viene effettuato dal Cenacolo Sant'Eustorgio nè prima nè dopo gli incontri per accertare se l'autore ha o meno versato il contributo
AVVISI
Comunicato stampa
La Libreria Esoterica ed il Cenacolo Sant'Eustorgio promuovono iniziative di solidarietà con la vendita di libri e di elaborati preparati e/o donati dagli autori e dai frequentatori del Sant'Eustorgio, il cui ricavato sarà destinato a finanziare attività di varie Onlus.
Proseguono anche nel 2016 le molteplici iniziative di sostegno, avviate con successo negli anni scorsi, di cui trovate documentazione nelle pagine dei programmi precedenti
Siamo tutti invitati ad essere generosi. Grazie!!!

lunedì 24 ottobre 2016

Da Paolo Rabissi, I contorni delle cose, Edizioni Stampa 2009, Azzate (VA), 2010

(dalla sezione Diario sentimentale, 2006-2008)


Allora ti sei fatta salamandra
hai attraversato un fuoco freddo
dici che sei scesa nella tua solitudine
tumulto di voci scelte
sfida e riparo.
L’insorgenza scandiva gesti
ora uguali ora avversi
al destino dell’eco e dello specchio.
La città disponeva i suoi notturni,
posta in gioco la metamorfosi finale,
tra l'io e il noi l'alleanza difficile.

mercoledì 19 ottobre 2016

Il premio Nobel a Bob Dylan

                                                                 (disegno da Hokusai)

Con l’attribuzione del Nobel a Bob Dylan la giuria dell’Accademia di Svezia allarga il perimetro letterario alle forme musicali popolari e colte riscoprendo e innovando una  millenaria tradizione di commistione fra le arti, abbandonata da secoli nei contesti perlopiù accademici,  ma presente e viva in altri contesti culturali (i grandi cantori brasiliani per esempio). La scelta, che reitera quella compiuta a suo tempo con Dario Fo, si pone nel solco di un allargamento delle tradizioni della modernità senza indulgere a derive postmoderniste, di intrattenimento e minimaliste (Stephen King, Dan Brown, A. Baricco).

Noi accogliamo con favore l’evento perché ci sembra che questo allargamento non possa che essere fecondo per le sorti della poesia, di quella italiana in particolare nella quale ci sembra, la cautela è d’obbligo, di poter cogliere segni concreti di tentativi di disegnare nuovi percorsi.
Tali tentativi, troppo spesso timidi, sono condizionati da un lato da politiche editoriali di pura sopravvivenza, dall’altro dalla resistenza da parte degli autori a lasciarsi definitivamente alle spalle il peso di forme espressive e di contenuti esausti, salvo poi lasciarsi andare a un nauseante piagnisteo sulle sorti derelitte della ‘vera poesia’.

Al di là delle opinioni e al di là della critica che abbiamo da tempo riservato ai premi e al Nobel in particolare, riteniamo che questa sia una buona occasione per porre alla poesia domande diverse.
Paolo Rabissi e Franco Romanò

(il nostro ragionamento resta per noi valido qualunque sia la scelta di Dylan sull'accettazione o meno del premio. Del resto è consapevolezza comune che si tratta di un riconoscimento tardivo e che il premio avrebbe avuto ben altro senso negli stessi anni settanta).